Consigliera di Parità

Consigliera Provinciale di parità effettiva
Dott.ssa Annalisa Felletti
Consigliera supplente
Dott.ssa Rosa Rubino
Indirizzo: C/o Castello Estense 2° Ammezzato– Largo Castello n.1- Ferrara
Recapiti: tel. 0532/299241 - 299240, e-mail: consiglieradiparita@provincia.fe.it - provincia.ferrara@cert.provincia.fe.it
La Consigliera Provinciale di parità è una figura istituzionale con compiti di promozione e controllo a tutela delle persone che hanno subito una discriminazione di genere o per orientamento sessuale, sul lavoro (D.lgs. 198/2006 art. 13).
A partire dal 30 Giugno 2022, Consigliera Provinciale di parità nominata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, è la Dott.ssa Annalisa Felletti (foto), nata a Codigoro (Fe), di professione Docente.
Felletti dopo aver conseguito la Laurea in Giurisprudenza con una tesi in Diritto del Lavoro, consegue successivamente la Specializzazione Universitaria finalizzata all’inclusione delle persone con disabilità. Inoltre ha recentemente conseguito un Master Universitario in Discipline Economiche, Statistiche e Giuridiche, con una tesi in Istituzioni di Diritto Pubblico.
Già Assessora alle Pari Opportunità della Città di Ferrara ed attiva nell’associazionismo femminile, si è da sempre impegnata nel contrasto di ogni forma di discriminazione, in particolare quelle di genere e per orientamento sessuale.
La Consigliera riceve su appuntamento:
è possibile prenotare un appuntamento telefonando alla segreteria dell'ufficio (0532.299241 - 299240) nei giorni dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 16.30 del martedì e giovedì, oppure inviando una mail alla segreteria dell’ufficio: barbara.bugelli@provincia.fe.it
La Consigliera di parità è oggi una delle figure centrali, in ambito provinciale, nella strategia di intervento per sanzionare le discriminazioni di genere e per orientamento sessuale, e per incentivare le azioni positive.
Nell’ipotesi in cui il datore di lavoro ponga in essere comportamenti in violazione delle leggi a tutela delle lavoratrici madri e dei lavoratori padri, o comunque discriminatori perché fondati su ragioni di genere o di orientamento sessuale, la lavoratrice/lavoratore può rivolgersi alla Consigliera provinciale di parità, che può, nell’ambito delle proprie funzioni:
• intervenire direttamente in fase stragiudiziale allo scopo di rimuovere atti e/o comportamenti discriminatori in violazione delle norme a tutela delle lavoratrici/lavoratore;
• denunciare i predetti comportamenti all'Ispettorato Territoriale del Lavoro;
• su delega della lavoratrice/lavoratore può:
◦ promuovere il tentativo obbligatorio di conciliazione ai sensi dell'art. 410 del Codice di Procedura Civile o, nell'ambito del pubblico impiego, ai sensi dell'art. 66 del D.lgs. n. 165/2000;
◦ agire in giudizio;
◦ intervenire nei giudizi promossi dalla lavoratrice/lavoratore;
◦ fornire informazioni in relazione ai diritti delle lavoratrici/lavoratori.
Nell'esercizio delle proprie funzioni, la Consigliera di parità è Pubblico ufficiale e ha l'obbligo di segnalazione all'Autorità giudiziaria, dei reati dei quali viene a conoscenza.